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CINTA MURARIA DI LUCCA

La cinta muraria di Lucca ha un lunga storia che va dal II secolo a.C. al XVI secolo d.C., epoca in cui furono edificate le Mura Rinascimentali che possiamo ammirare oggi nella loro interezza.

In epoca romana, con la fondazione della città, venne costruita la prima cerchia di mura a Lucca, completamente sostituita dalla seconda cerchia, la cui costruzione fu iniziata, in epoca medievale, tra il XI e il XII secolo e terminata nel XIII Sec.
Dell'antica cinta muraria romana è possibile ammirare piccole parti ancora conservate, fondamenta di nuovi edifici costruiti successivamente (sul Corso Garibaldi e nella Chiesa di Santa Maria della Rosa).
Una terza cinta muraria, venne edificata, ad ampliare la precedente, tra il XIV e il XV secolo, a circondare la città di Lucca in grande espansione.

Infine nel 1545 iniziò l'edificazione delle monumentali mura rinascimentali a Lucca, la cui costruzione richiese un secolo di lavoro, fu nel 1650 che la grande opera fu conclusa.
La Repubblica di Lucca intraprese tale opera con il fine di manifestare ricchezza, potenza, adeguamento ai progressi delle tecniche militari e, naturalmente, di difesa dall'eventuale aggressione medicea.

Ma le Mura di Lucca non vennero mai utilizzate a scopo bellco, il 1799 segnò la fine dell'utilizzo difensivo, fu Maria Luisa di Borbone che inaugurò le mura a luogo di passeggio e coinvolse l'architetto di fiducia a rendere le mura consone al nuovo scopo.

Le mura cinquecentesche andarono a coronare e caratterizzare la città di Lucca, medievale e rinascimentale.
I lavori di costruzione coinvolsero numerosi architetti e tecnici militari dell'apoca, tre i quali citiamo il lucchese Vincenzo Civitali e Jacopo Seghizzi da Modena, Alessandro Resta da Milano, Ginese Bresciani da Firenzuola e ancora Baldassarre Lanci, Francesco Paciotto, Pietro Vagnarelli, Matteo e Muzio Oddi.

L'intera cinta, lunga 4 Km circa è interrotta da 11 baluardi, tutti diversi nella struttura, due diquesti sono conservati nell'architettura cinquecentesca originaria:
torrione del Bastardo
baluardo San Martino

Tre erano le porte di entrata nella città:
porta San Pietro, totalemente conservata nel prospetto esterno originario
porta Santa Maria, sede dell'Emeroteca Comunale e del antico meccanismo per il sollevamento della porta
porta Vecchia San Donato sede dell'Ufficio Turistico
Risale alla prima metà del '600 la porta San Donato Nuova, ornata dalla statue marmoree di San Donato e San Paolino
Due le porte moderne: porta Elisa e porta Vittorio Emanuele

Sopra le mura furono impiantati numerosi alberi, oggi secolari ben curati a ombreggiare il passeggio.
Fuori le mura un'ampia zona è libera da costruzioni, adesso a prato verde.